Se anche i due telegiornali più importanti calpestano la deontologia professionale (e la legge), di cosa bisogna stupirsi?
Una disfatta. Annunciata, purtroppo. A nulla sono serviti i richiami del presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Enzo Iacopino, e di quello regionale abruzzese, Stefano Pallotta, ad un rispetto della “Carta di Treviso” (e della legge, come mi ha ricordato sapientemente il collega Gabriele Testi, citandomi l’articolo 114, comma 6, del Codice di Procedura Penale) alla vigilia dell’incontro di Salvatore Parolisi […]
Continua a leggere