Deontologia professionale, questa sconosciuta (sempre più spesso): il caso Parolisi (e non solo)

Nelle ultime settimane l’universo mondo dei giornalisti, compreso me, ovviamente, si è concentrato sulla questione dei pubblicisti e sulla riforma dell’Ordine, spendendo numerose energie intellettuali e polemiche su un punto che, in effetti, ha suscitato clamore, ma che costituisce solo uno degli argomenti su cui riflettere e che, tutto sommato, riguarda noi come categoria, senza grandi ripercussioni all’esterno. Ciò che […]

Continua a leggere

Riforma dell’Ordine dei Giornalisti: il vero nodo è nell’accesso!

Dall’analisi, anche solo superficiale, dei tanti commenti che mi giungono sul blog e nella mia casella di posta elettronica e degli interventi che si leggono sui vari siti, specializzati o no, si ricava che il grande allarme che serpeggia (giustamente) tra i pubblicisti riguarda principalmente il nodo dell’accesso alla professione: la stragrande maggioranza, infatti, vorrebbe trovare una strada per poter […]

Continua a leggere

Il “caso” degli emendamenti Fnsi alla Carta di Firenze: un altro esempio della lontananza del sindacato unico

In realtà qualche timore lo nutrivo già nel corso della convegno sulla Carta di Firenze che ho moderato a L’Aquila in occasione del Premio Polidoro: erano troppo insistenti le richieste, fatte a bassa voce mentre intervenivano Enzo Iacopino e Fabrizio Morviducci, di avere uno spazio di replica per alcune espressioni utilizzate durante il dibattito, che pareva dovessero mettere in imbarazzo […]

Continua a leggere

Un richiamo deontologico sacrosanto: tra Avetrana, Garlasco, Perugia e Ripe di Civitella ci stiamo smarrendo…

La maggior parte delle volte, i primi pessimi promoter di noi giornalisti siamo noi stessi: anche se ci riempiamo (giustamente) di paroloni su principi intangibili (primo fra tutti quello dell’indipendenza), spesso cadiamo, ingenuamente (?), in situazioni ben poco commendevoli, rimangiandoci nei fatti tutte le regole che noi stessi come categoria ci siamo dati.

Continua a leggere