Alberto Pellai: “Gli indicatori di salute mentale dei ragazzi sono andati peggiorando progressivamente dal 2013 ad oggi senza mai una ripresa, mentre dal 1983 al 2013 non si sono registrate variazioni significative”
Nella piazza della democrazia scelta da me per questo pomeriggio delle Settimane Sociali dei Cattolici in Italia, il dibattito “Scuola: educarsi alla partecipazione”, Alberto Pellai ha presentato in anteprima uno studio che solo tra poco arriverà in Italia, di Johnatan Hyde, “Generazione Ansia”, che ha rivelato come gli indicatori di salute mentale dei ragazzi sono andati peggiorando progressivamente dal 2013 ad oggi senza mai una ripresa, mentre dal 1983 al 2013 non si sono registrate variazioni significative.
Perché? Cosa è successo negli anni appena precedenti al 2013?
1) I cellulari si sono evoluti in smartphone, cambiando il paradigma dell’uso del telefono, rubando letteralmente il desiderio di vita e di comunità ai ragazzi, che oggi hanno più follower che amici.
2) L’iPhone4 ha inserito la fotocamera integrata con i social.
3) Facebook ha ceduto a Instagram lo spazio di interazione dei ragazzi.
Così la scuola è rimasto l’unico luogo di socializzazione reale dei ragazzi, quello in cui il tempo trascorso insieme agli altri pareggia il tempo trascorso davanti allo schermo dello smartphone (dalle 3 alle 6 ore giornaliere), ma questa situazione ha portato alla frammentazione dell’attenzione e alla deprivazione del sonno, due elementi negativi per la ricostruzione delle conoscenze.
Se pensiamo che il Piano Scuola 4.0 ha riempito di gadget tecnologici scuole prive di palestre, abbiamo capito la deriva a cui siamo arrivati!