Dall’Abruzzo un “manifesto etico” dei precari, collaboratori, freelance

Dopo diversi confronti e riunioni e dopo aver “masticato” bene ogni singolo periodo, data l’importanza che attribuiamo ad un pronunciamento pubblico, noi del coordinamento dei precari, freelance e collaboratori dell’informazione abruzzese abbiamo adottato un “manifesto etico”, che prima di tutto vincola ed obbliga noi che lo abbiamo sottoscritto, offrendolo a tutti i colleghi per iniziare un percorso di confronto e di dibattito sulle responsabilità che i singoli giornalisti hanno in merito alla qualità della professione.

Questo è il testo del “manifesto”:

 

Il coordinamento regionale dei precari, collaboratori e freelance del giornalismo abruzzese “Cinqueuronetti” nasce dalla constatazione del totale isolamento dei giornalisti precari, freelance e collaboratori che, pur contribuendo alla formazione della maggior parte dei prodotti editoriali della regione, non ha l’adeguata rappresentatività sia negli organismi di base sia negli organismi di categoria. A partire da tali considerazioni “Cinqueuronetti” si propone come organo di autorappresentanza e autotutela dei precari abruzzesi, perseguendo come primo obiettivo il miglioramento delle condizioni dei lavoratori atipici del sistema dell’informazione e il rispetto della loro dignità professionale troppo spesso calpestata.

“Cinqueuronetti” pone come concetto-base della propria attività quello della solidarietà, intesa come aiuto reciproco tra colleghi precari, freelance e collaboratori negli strumenti da scambiare, nelle informazioni da far circolare e nel confronto continuo. Il coordinamento si propone di superare la tradizionale diffidenza che si registra tra giornalisti operanti nel medesimo territorio e creare una rete di collaborazione per aiutarsi reciprocamente al di là delle differenze di testata e di medium utilizzato.

“Cinqueuronetti” si propone di ideare iniziative comuni a difesa della categoria ed in particolare dei collaboratori, freelance e precari, oltre ad intraprendere azioni, anche all’interno del sindacato, per tutelare i colleghi.

Tra gli impegni del coordinamento ci sono l’animazione degli organismi di categoria, con la partecipazione attiva alle elezioni relative, e il richiamo costante dei colleghi ad un comportamento in linea con le carte deontologiche della categoria, in particolare la Carta di Firenze contro il precariato giornalistico.

Gli aderenti alla rete “Cinqueuronetti” si impegnano a rispettare alcuni principi-chiave irrinunciabili:

  • Non accettare di lavorare al di sotto della soglia di equo compenso così come determinato dalla legge n. 233 del 31/12/2012.
  • Effettuare uno screening permanente delle situazioni irregolari, anche dal punto di vista della tempistica di pagamento a norma della legge n. 27 del 23/3/2012.
  • Non assecondare le pretese al ribasso degli editori, a discapito dei colleghi che si oppongono a questa situazione.
  • Aggregare i colleghi collaboratori, precari e freelance in una rete di solidarietà che ha come centro “Cinqueuronetti”.
  • Raccordarsi e confrontarsi con le realtà del territorio nazionale che perseguono gli stessi obiettivi.
  • Mantenere, a livello collegiale, la propria autonomia da tutte le correnti e tutte le formazioni presenti negli organismi di categoria.

La struttura di “Cinqueuronetti” si configura come un movimento agile e senza organigrammi predefiniti, pur aprendosi in futuro ad una strutturazione di tipo associativo.

 

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