Un nuovo concetto di geografia politica da Tim Marshall
«(…)La geografia è sempre stata una specie di prigione – una prigione che definisce ciò che è o può essere una nazione, e da cui i leader mondiali hanno spesso faticato ad evadere. (…) Ovviamente la geografia non detta il corso di tutti gli eventi: grandi idee e grandi leader fanno parte delle dinamiche della storia. Ma devono operare tutti quanti entro i confini imposti dalla geografia».
Una lettura interessante che svela molti retroscena della storia e che spiega dinamiche che saranno sempre più importanti nel futuro. Già leggere nel 2024 alcune indicazioni scritte nel 2017, quando uscì questo libro, fanno comprendere quanto sia importante conoscere la geografia per intuire i movimenti della storia e parallelamente fanno gridare vendetta verso coloro che nella scuola italiana stanno marginalizzando da troppo tempo una disciplina così importante, che alle medie si è ridotta ad una sola ora settimanale e nei licei coabita (da povera Cenerentola secondaria) con la Storia. Conoscere la Geografia è conoscere non solo il territorio, ma soprattutto quello che il territorio costringe a fare agli uomini che vi vivono sopra.