“L’attimo fuggente” in una riduzione teatrale straordinaria al Marrucino di Chieti
Stamattina, il teatro Marrucino ha ospitato le mie classi e altre terze medie di diverse scuole per lo spettacolo “Mio capitano!”, riduzione teatrale del film “L’attimo fuggente”, con l’intento di far focalizzare i ragazzi sulla scelta del proprio percorso di studi, ascoltando la propria “voce interiore”, la propria “vocazione”.
Fare una trasposizione cinematografica o televisiva di una pièce teatrale alla fine non è molto difficile, mentre ritenevo che fosse assolutamente impossibile portare a teatro le sfumature e le tante connessioni di un film e invece gli attori in scena (che provenivano dalla platea, dalle uscite laterali, dal palcoscenico) hanno colto in pieno lo spirito del film e ne hanno proposto una riduzione convincente, mantenendo dialoghi originali e financo la storia, sfrondandola ovviamente di molti particolari.
Poi sono stati straordinari nel coinvolgere gli studenti in platea (e anche nei palchetti) e anche nella scelta di “italianizzare” le poesie che venivano lette dal prof. Keating e dai “poeti estinti” (abbiamo sentito Cecco Angiolieri, Dante, Petrarca, Lorenzo il Magnifico, Giambattista Marino, Foscolo, Leopardi e con soddisfazione ho sentito i miei studenti mormorare a memoria le poesie che ho fatto loro studiare negli ultimi due anni).
Insomma, se avevo scelto questa proposta spinto soprattutto dall’ammirazione per il film e per quello che per me rappresenta, devo dire che gli attori sono andati ben oltre le mie più rosee aspettative, convincendomi della giustezza della proposta colta a volo ad ottobre, in sede di presentazione dei progetti.
Infine, tutta la compagnia è stata straordinaria nel presentarsi fuori dal teatro, a rappresentazione finita, quando tutti aspettavamo per ripartire, per raccogliere altri applausi, richieste di selfie ed autografi: non capita spesso di poter avere un contatto così diretto con gli attori.
Davvero una bella mattinata!