“Cattiva coscienza”: fare la cosa giusta ci rende davvero umani? Un film da vedere per riflettere!
Un film straordinario, visto in anteprima grazie alla Feltrinelli che mi ha inviato un invito dedicato come cliente “platinum”, che ha scavato (letteralmente) dentro la coscienza umana, con un procedimento molto simile al più lodato e conosciuto “Inside Out”. Come sempre, sono tante le domande che la pellicola si porta dietro, segno di come abbia “colto in pieno” il suo obiettivo: fare sempre la cosa giusta ci rende davvero umani? E che cos’è l’umanità se non realizzare la propria felicità, che spesso va ricercata con azioni poco… coscienziose? Siamo sicuri che facendo la cosa meno giusta ma più sentita le cose vadano davvero male? Il cuore può essere piegato sempre dal ragionamento, dal “ben pensare”, dal “politicamente corretto”?
Ma soprattutto: una storia d’amore è sempre lineare? Litigi, tradimenti, sbandate, paure sono sempre da nascondere, da evitare?
Infine: la perfezione non esiste e chi la cerca finisce con l’essere triste e alla fine, meglio essere imperfetti, caduchi, mortali ma felici!
Straordinaria la piccola ma essenziale parte di un attempato Alessandro Benvenuti, un gigante di fronte ad attori bravi, ma più giovani, supportato da un altrettanto grande Giovanni Esposito, comico macchiettista che pochi ricordano, ma che è sempre impeccabile nelle sue piccole parti.
Un film che va visto per ridere, piangere, appassionarsi, ma soprattutto… riflettere!