I temi della maturità 2023: ottima scelta, ma come sempre la scuola si “perde” gli autori del Secondo Novecento
Primi commenti con i miei ex alunni sui temi della maturità… Non sono mancate le sorprese, specie nei testi di letteratura proposti, pur belli, ma su autori che COLPEVOLMENTE vengono trascurati dalle scuole, pur se sono di particolare pregio, come Salvatore Quasimodo… per Alberto Moravia, che comunque incontra il mio gradimento, va fatto un discorso a parte.
Escludendo quindi quelli di letteratura, che erano tracce belline, ma difficilmente realizzabili causa mancata spiegazione in classe, devo dire che il tema su WhatsApp e la perdita del senso di lentezza dovrebbe essere stato il più abbordabile e vicino alle corde degli studenti (e infatti di quelli che hanno già consegnato e mi hanno scritto, la maggior parte ha scelto questa traccia); a me è piaciuto molto il tema proposto sulla riflessione introduttiva a “Intervista con la Storia” di Oriana Fallaci sul problema (annoso!) se la storia la fanno i singoli o i popoli (ma tutti conoscono la mia passione per la storia, diversa da quella degli studenti… anche se chi mi ha scritto mi ha detto che è stato tentato di farlo e una mia ex alunna lo ha fatto proprio, rimanendo molto soddisfatta); carino anche quello sull’idea di Nazione, ma è molto più difficile e complesso; stupendo quello di Piero Angela, che ha sicuramente dato ai ragazzi la possibilità di fare tante tante riflessioni (e infatti è stato finora il più gettonato della tipologia B). Non ho capito bene la richiesta precisa del tema che aveva come testo base la lettera all’ex ministro Bianchi, ma il fatto che uno dei miei migliori ex alunni lo abbia convintamente scelto e argomentato in maniera devo dire suggestiva mi fa ricredere un po’…
A conti fatti, una bella maturità, che spero inviti i miei colleghi delle Superiori a dedicarsi di più agli autori del Novecento, snellendo il pur importante spazio per i “mostri sacri”.