La magia del teatro Marrucino appena rinnovato in una visita personalizzata
Domenica sera. Attraversiamo trafelati corso Marrucino e piazza Valignani, siamo in ritardo: la visita guidata del Teatro Marrucino Chieti è fissata alle 21.30, ma l’orologio già corre alle 21.40. Entriamo, ci accolgono con il sorriso sulle labbra e ci accorgiamo che non solo ci stavano aspettando, ma anche che siamo gli unici due prenotati per l’ultimo turno di visita. Le due storiche impiegate all’ingresso mi riconoscono e scambiamo alcune battute e subito dopo tre ragazzi in impeccabile divisa iniziano a raccontarci della storia del teatro, a partire dai due paggi del Barbella posti all’ingresso della platea. Nessun accenno al fatto che siamo solo due o che siamo in ritardo, la visita prosegue seria e puntuale come se ci fosse un gruppo nutrito all’ascolto.
Il teatro, di cui sono stato sempre orgoglioso, non in quanto teatino (quasi acquisito per meriti giornalistici) ma in quanto abruzzese, è splendente nella sua nuova veste, frutto di un’opera di restauro sontuosa e attentissima alla tradizione. Tutto parla di storia e di modernità, di tradizione ed innovazione. Sono felice di potermelo godere quasi in esclusiva in una domenica sera che portava stanchezza e invece mi ha riempito di bellezza. Mi commuovo quando vedo terminata la piccola biblioteca intitolata a Mario Zuccarini, storico sovrintendente del teatro che ho fatto a tempo a conoscere e con cui ho lavorato per qualche anno in Ucsi, durante i miei primi passi da giornalista… Un tuffo nel cuore rivedere nel suo splendore il foyer storico dove da addetto stampa del cartellone di prosa ideato e composto da Natalia Di Iorio ho curato diverse presentazioni e incontri con gli attori… Bellissimi i particolari di ogni angolo, dal loggione ai palchetti (finalmente con gli strapuntini posteriori rialzati!), dalla platea (con la modernità dei videoterminali con i quali si può seguire il libretto d’opera) al palco.
Quarantacinque minuti di visita straordinari, che mi hanno fatto consolidare nell’amore per il teatro in genere (non vedo l’ora di tornarci per vedere le rappresentazioni in programma, mi hanno assicurato che a breve tutti i cartelloni saranno resi noti) e per il Marrucino in particolare.
“Guarda che spettacolo!”, il motto che compare nel video che ci hanno mostrato per raccontare i mesi di lavoro duri e faticosi per giungere a questo risultato, rappresenta davvero la reazione più genuina alla vista del Marrucino.
Allora… che il sipario si alzi! Grazie al teatro Marrucino e pronti per una nuova stagione!