La scuola aperta anche di pomeriggio per sostenere l’aggregazione degli alunni: un progetto nell’Alto e Medio Vastese finanziato dall’UE

Da quando sono entrato nel mondo della scuola ho dovuto constatare quanti pregiudizi e falsi miti circolano all’esterno sull’impegno dei docenti e dei nostri istituti nei confronti dei ragazzi e del territorio dove essi operano, a partire dalla pretesa (del tutto lontana dalla realtà) che i professori lavorino solo di mattina e solo per 18 ore.

Nei giorni scorsi, l’Istituto Comprensivo per il quale lavoro, quello di Monteodorisio, ha presentato, insieme ad altre due istituzioni scolastiche dell’Alto e del Medio Vastese, un progetto articolato, finanziato dall’Unione Europea tramite la Regione Abruzzo, che parte dalla constatazione del disagio presente nelle zone dell’entroterra, dove non ci sono molte occasioni di aggregazione per i ragazzi nel dopo-scuola, per aprire le porte dei nostri istituti anche al pomeriggio per favorire attività culturali e ricreative in un ambiente sereno e protetto. Di questo progetto faccio parte pure io, con il Laboratorio di Scrittura Creativa che sto tenendo tutti i mercoledì pomeriggio (i cui materiali sono pubblicati nella sezione Scuola del mio blog).

Martedì scorso abbiamo presentato ufficialmente il progetto in un affollato convegno con i genitori dei nostri ragazzi, i docenti, i dirigenti scolastici, che è stato oggetto anche di un comunicato stampa che ho scritto ed inviato a nome della scuola e nel quale sono spiegati bene i cardini del progetto e soprattutto le sue motivazioni:

Si chiama  «Piccole scuole crescono insieme – Apprendimento creativo nell’entroterra vastese» il progetto pilota di promozione delle scuole aperte e di sostegno alle azioni di miglioramento dell’offerta formativa extracurriculare, finanziato dall’Unione Europea con fondi PO FSE Abruzzo 2007 – 2013, Obiettivo “Competitività regionale e occupazione”, sostenuto dall’Istituto Comprensivo di Monteodorisio, dall’Istituto Omnicomprensivo di Gissi e dall’Istituto Comprensivo di Castiglione Messer Marino-Carunchio e presentato ieri pomeriggio nella sala museale di Monteodorisio, gremita di genitori degli alunni a cui l’azione di sostegno si rivolge, di docenti coinvolti nel progetto e di alunni.

Le tre dirigenti scolastiche, Concetta Delle Donne (Monteodorisio), Aida Marrone (Gissi) e Maria Grazia Angelini (Castiglione Messer Marino-Carunchio), le cui scuole sono presenti in venti Comuni  del Medio ed Alto Vastese, hanno presentato il progetto che prevede l’apertura dei plessi scolastici in orario pomeridiano per venire incontro alle esigenze di socializzazione, di formazione e di aggregazione di ragazzi che hanno poche occasioni di crescita culturale e sociale al di fuori dell’orario scolastico. Alla presentazione sono intervenuti anche il presidente dell’Ordine degli Psicologi d’Abruzzo, Tancredi Di Iullo e l’assistente sociale dell’Ente d’Ambito Territoriale n. 25 Alto Vastese, Stefania Massetti, che hanno puntato l’attenzione sulla necessità di azioni inclusive, sottolineando che, seppure i ragazzi con bisogni educativi speciali saranno destinatari privilegiati del progetto «Piccole scuole crescono insieme», i laboratori sono rivolti a tutti gli alunni delle scuole interessate, per permettere a tutti di esprimersi con creatività, in uno spazio e un tempo di condivisione, attraverso esperienze qualitativamente significative, garantite dalla scuola. Infine, la coordinatrice delle attività d’inclusione dell’Istituto Comprensivo di Monteodorisio, Giovina Vennitti, ha presentato le azioni poste in essere dai docenti dell’Istituto coinvolti nel progetto.

«Sono poche – ha spiegato la dirigente del Comprensivo di Monteodorisio, Concetta Delle Donne – le associazioni culturali presenti sul territorio che propongono attività coerenti con la crescita psicofisica degli alunni e nessuna che coinvolga direttamente i nostri bambini e ragazzi, se non la scuola calcio e la parrocchia. Oggettivamente abbiamo riscontrato limitate opportunità formative in orario extrascolastico, carenti i luoghi di aggregazione,  tante invece le situazioni di disagio socio-economico; abbiamo anche rilevato, oltre alla crescita del numero di famiglie straniere che hanno problemi di integrazione, anche la presenza significativa a livello statistico di allievi diversamente abili, o con svantaggio socio-culturale o anche con disturbi specifici dell’apprendimento.

In questo contesto la scuola è il luogo privilegiato per gli interventi di prevenzione, sia per i bambini senza problemi, poiché puntiamo a migliorarne il benessere psicofisico, sia  per i bambini a rischio in quanto aiutiamo a rimuovere le cause del disagio. La scuola vuole diventare un luogo di incontro anche in orario extrascolastico con attività che aiutino l’alunno a trovare un equilibrio affettivo e sociale e una positiva immagine di sé».

Per questo, gli interventi previsti nel progetto si articolano in diversi laboratori creativi  che interessano sia la scuola primaria, sia la secondaria di primo e secondo grado, con livelli crescenti di coinvolgimento: a partire dalla musica, per passare alla scrittura creativa, al teatro e all’uso divertente e creativo della lingua inglese, all’utilizzo di risorse multimediali, al giardinaggio, ad attività grafico- pittoriche, i bambini e i ragazzi del Medio ed Alto Vastese potranno interagire con i propri coetanei in una prospettiva di positiva integrazione che sarà poi conclusa da un’attività pratica che sarà presentata alla comunità di appartenenza (una rappresentazione teatrale, un concerto, la realizzazione di testi, un e-book didattico…).

I laboratori partiranno in date diverse nelle varie scuole e saranno tenuti da personale docente individuato dalle graduatorie d’Istituto e da esperti, coadiuvati da docenti-tutor dei singoli plessi scolastici, così da permettere ai ragazzi l’inserimento in un ambiente positivo e stimolante.Le nostre scuole, lavorando insieme, hanno pertanto elaborato dei percorsi laboratoriali per favorire il successo formativo degli alunni, in relazione alle proprie caratteristiche, ai propri punti di forza e di debolezza, alle proprie inclinazioni, ampliando i tempi della scuola laddove, come nel nostro contesto territoriale, si pone per alcuni alunni come unico luogo di aggregazione.

Un commento

  • Massimo Sulpizio

    Al nostro Esimio professore porgo i miei più sinceri complimenti; grazie a nome di tutte le persone che ti conoscono, che possono apprezzare le tue competenze e il tuo costante impegno per il sociale che fai in qualsiasi comune ti trovi. Grazie Massimo Sulpizio

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