Equo compenso: chi decide? La Fornero o il Senato? Parte una campagna virale dei giornalisti precari

In bello et amore omnia licet.

Certo, non siamo in guerra, ma poco ci manca: democraticamente e civilmente utilizziamo tutte le armi a disposizione per sensibilizzare i senatori, in particolare quelli della Commissione Lavoro, per convincerli a dare il via libera al disegno di legge sull’equo compenso, a cui manca solo un voto per diventare legge.

Per questo, l’invito è di inviare una mail a tutti i senatori (la cui casella di posta elettronica istituzionale, in verità poco usata, è cognome_inizialenome@senato.it) per spingerli ad una riflessione “operosa” sul tema:

 

Chi decide il Senato o Elsa Fornero?

Il no al ddl sull’equo compenso oltraggia la Camera che l’ha approvato all’unanimità, smentisce il parere favorevole dello stesso Governo Monti, respinge le richieste del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, esautora il Senato della Repubblica.
Per questo le chiediamo un gesto di responsabilità verso le istituzioni, verso il Paese che ha diritto costituzionale ad avere una informazione libera e indipendente, verso migliaia di lavoratori quotidianamente sfruttati: sostegno alla Commissione Lavoro per l’approvazione del ddl sull’equo compenso.

 

Sarebbe bene rilanciare questo appello: è uno dei mezzi da tentare.

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