Lo “Spirito di Firenze” mette il turbo…
Non ho fatto in tempo a “battezzare” lo “Spirito di Firenze” che subito lui si è divertito a mettere il turbo (dalle parti mie si sarebbe usata un’espressione più colorita con il pepe e lo sfintere, che forse sarebbe stata più icastica) a due iniziative importanti per il futuro dei freelance.
La prima notizia è arrivata sulle bacheche Facebook a mo’ di CNN:
BREAKING NEWS: CON UN MESE DI ANTICIPO LA CARTA DI FIRENZE NELL’ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIO NAZIONALE ODG DI NOVEMBRE.
Il che significa che l’impegno preso al termine della due-giorni fiorentina dal presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Enzo Iacopino, che va ringraziato per la sua testardaggine e la sua continua azione di sprone, è stato rispettato: la “Carta di Firenze”, salvo improbabili e a mio avviso cieche opposizioni di massa, sarà approvata e diverrà immediatamente esecutiva.
La seconda notizia è di qualche minuto fa, sempre arrivata sulle bacheche di Facebook dal Gruppo dei giornalisti e precari del Friuli-Venezia Giulia:
«Occorre fare prestissimo, anche alla luce di quanto detto dal sottosegretario Paolo Bonaiuti alla Camera sulla situazione del fondi per l’Editoria». Giuseppe Giulietti, Emilia De Biase e Enzo Carra hanno sottolineato con forza la necessità di procedere con l’iter di approvazione della Pdl Moffa sull’equo compenso per i giornalisti. Sul provvedimento, all’esame della commissione Cultura della Camera, di cui Carra è relatore, è stata trovata una intesa di massima e adesso saranno stabiliti i tempi per gli emendamenti. «Si tratta di un provvedimento importantissimo, che riguarda un grande numero di lavoratori, soprattutto alla luce delle difficoltà che sta attraversando il settore dell’Editoria», hanno sottolineato i parlamentari.
Insomma, questo spiritello un po’ insolente ma molto incazzato sta seminando il panico… e magicamente tutto sembra sbloccarsi.
Per carità, occhi aperti perché finora davvero non è tutto oro quello che luccica, ma intanto – lo ribadisco per l’ennesima volta – finalmente un movimento comune, massiccio, unitario ed unisono ha fatto prepotentemente piombare al centro della discussione politica, sindacale, ordinistica la situazione del precariato giornalistico e dei freelance. E non è poco!
Credo che a molti lo “Spirito di Firenze” stia per l’appunto mettendo un bel po’ della nerastra spezia nelle parti meno nobili del corpo… era ora!