A volte la burocrazia magicamente si sblocca…

Ricordate il parco di Piana Vincolato, quello chiuso per la mancanza di un atto burocratico nella cessione tra Provincia e Comune di Chieti? Ebbene, qualche giorno dopo la pubblicazione dell’articolo su “Il Tempo”, pare che la macchina burocratica si sia magicamente sbloccata, e che ora siamo quasi all’atto definitivo, una semplice firma da parte del presidente della Provincia.

E siccome le cose non vengono mai sole, ecco che nel giro di due giorni, la burocrazia (legata questa volta alle norme di sicurezza da applicarvi) ha sbloccato un altro parco cittadino a Chieti, quello del Celdit, atteso da tempo ed oggetto di una “inaugurazione” polemica qualche settimana fa.

Così, con gioia, domani uscirà questo pezzo riassuntivo:

Antonello Antonelli

La città a giorni tornerà ad avere la disponibilità di due parchi: domani pomeriggio, infatti, verrà inaugurato il Parco Celdit, oggetto nelle ultime settimane di diverse polemiche relativamente alla sua ritardata apertura, mentre sono state risolte le lungaggini burocratiche che bloccavano la riapertura del parco a valle di Piana Vincolato, dopo il nostro servizio di due settimane fa che ne denunciava l’abbandono. Dalla Provincia, che ha ricevuto ed utilizzato i finanziamenti per il consolidamento della zona, infatti, è tutto pronto per la cessione definitiva della grande distesa con pista ciclabile e percorso vita: qualche giorno fa è stata inviata una nota con la quale si dà atto dell’acquisizione dei terreni a favore del Comune. Resta ora la consegna formale che compete direttamente al presidente, Enrico Di Giuseppantonio, essendo terminato l’iter amministrativo. Domani alle 17, invece, l’assessore al Verde Pubblico, Alessandro Bevilacqua, consegnerà ufficialmente ai cittadini, dopo aver espletato tutte le formalità per la sicurezza della struttura, il Parco Celdit: «L’amministrazione – ha spiegato Bevilacqua – pur consapevole del clima di grande attesa manifestato da più parti, ha preferito ritardare di 23 giorni l’apertura del parco, piuttosto che rischiare di mettere a repentaglio l’incolumità dei propri concittadini, in particolar modo quella dei più piccoli».

 

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