Arriva il nuovo Commodore 64: operazione nostalgia?
Era l’oggetto dei nostri desideri di ragazzini, noi che eravamo i primi attratti dalla tecnologia e già smanettavamo sulle tastiere per imparare il linguaggio basic: il Commodore 64 era l’eldorado, non solo per i giochi (io andavo ancora con le lentissime cassette per il Commodore 16, regalatomi da papà nell’indimenticabile Natale del 1985), ma anche per la capacità di farci fare un salto di qualità nella programmazione, che già sperimentavamo con gli amici (di cui, curiosamente, uno solo poi è diventato davvero informatico).
Il Commodore 64 mi riporta agli interminabili pomeriggi di primavera e della prima estate passati a casa di Luca a “consumargli” l’unico esemplare esistente a Miglianico: del resto a quei tempi costava ben 400 mila lire, cifra esorbitante per chiunque di noi (il mio C16 ne costava meno della metà, ma era già un lusso).
Non poteva dunque non colpirmi la notizia del ritorno del mitico computer della mia infanzia: pare che negli USA sia già un successo e che presto arriverà in Italia, con un battage pubblicitario già degno della sua storia!
Ma che razza di computer sarà il nuovo C64? Praticamente, solo l’involucro esterno, anzi solo quello superiore, sarà mantenuto uguale: per il resto sarà un vero e proprio pc, pare anche molto potente, da quello che si legge nelle specifiche tecniche che il sito Commodore USA pubblica. E come allora, il prezzo sarà tutto fuorché accessibile: si va dai 595 dollari per la versione base agli 895 della versione “ultimate”, che ha addirittura un hard disk da 1Terabyte! Nulla è risparmiato alla
tecnologia moderna: Ram da 2 o da 4 Gigabyte, wi-fi e bluetooth, un potente processore Intel-Atom ed una serie di porte ed accessori che ce li sognavamo negli anni Ottanta, come si vede nelle foto.
Ma ciò che è più importante, ciò che davvero interessa noi nostalgici di computer della nostra infanzia è che ci sarà la possibilità di riavere la mitica schermata a 8bit, quella tutta azzurra, e soprattutto sarà possibile programmarci in basic (bei vecchi tempi!) e giocare con i tanti giochi
che hanno riempito le nostre giornate: Summer Games, con l’impossibile sfida dei tuffi e gli inni nazionali suonati in Mono, Fiona Rides Out, che ci ha fatto distruggere più di un joystick con il “mostro” finale, una specie di Eolo che soffiava vento fortissimo su una pedana mobile dalla quale non dovevamo cadere, Hot Weels, con cui ci divertivamo a costruire le macchine, a cambiarne i pezzi e a sfidarci nelle gare di corsa, Shao Lin’s Road, una lotta tra esperti di arti marziali (di cui ricordo il suono dei calci volanti, il “Fu-tòn” che divenne un tormentone estivo) e mille altri…
Ma si possono spendere dai 595 agli 895 dollari solo per nostalgia? Non penso. Quindi faccio un appello a chi possiede il vero e mitico C64: se è in soffitta, sono pronto a prendermene cura io e a riempire altri mille pomeriggi con quei giochi dalla grafica incerta e dozzinale, dalle musiche metalliche e dalla lentezza esasperante, ma che rappresentano i miei ricordi più belli!
Funzionerà questa operazione di restyling messa a punto dalla Commodore? Mi permetto di dubitare: quale tra i giovani e giovanissimi utilizzatori dei pc vorrebbe uno strumento sì innovativo, ma ingombrante come quelli degli anni Ottanta? Vedremo come andrà a finire!